Una delle espressioni che sentiamo nominare più spesso negli ultimi tempi è quella di Circular Economy o Economia Circolare.
Questo concetto, che sempre più si sta affermando in tutto il mondo, sta ad indicare un sistema economico ideato per potersi generare da solo e che possa quindi garantire la propria eco-sostenibilità.
Le origini dell’Economia Circolare
Nonostante l’idea dell’economia circolare abbia mosso i primi passi negli ambienti universitari degli anni ‘70, è solo negli ultimi anni che ha iniziato ad affermarsi in maniera importante.
Il maggiore impulso è stato dato dalla velista britannica Ellen MacArthur, che nel 2005 ha battuto il record di circumnavigazione del globo in solitaria, e ha interrotto la carriera a soli 33 anni per dedicarsi interamente alla causa ambientalista.
Nel 2010 MacArthur ha creato una fondazione omonima impegnata ad aiutare aziende e istituzioni scolastiche ad avvicinarsi all’economia circolare.
L’idea che, secondo la Fondazione della MacArthur, sta alla base dell’economia circolare è quella “basata sul principio di evitare rifiuti e inquinamento, mantenere in uso prodotti e materiali, e rigenerare i sistemi naturali”.
I 3 principi fondanti dell’economia circolare
Alla base dell’economia circolare ci sono 3 pilastri fondamentali:
- Il rinnovamento della materia
Per rinnovamento della materia si intendono il processo di ottimizzazione della progettazione e del design del prodotto, oltre a quelli dei processi industriali che portano a diminuire il consumo di materie prime e degli scarti.
- Vantaggio economico
Si stima che il risparmio in termini di materie prime solo in Europa dal 2020 al 2025 possa essere di almeno il 14%, che equivale a circa 400 miliardi di euro. Questo grazie a cambiamenti di modelli di business che passeranno da lineare a circolare.
- Responsabilità d’impresa
Ogni azienda sarà chiamata a giocare la propria parte nell’aggiornamento dei propri sistemi produttivi e di smaltimento. Senza questo pilastro i primi due saranno praticamente impossibili da realizzare.
L’Economia Circolare in Europa
Nel 2016 l’Unione Europea ha definito l’economia circolare come un modello di produzione e consumo che implica le seguenti caratteristiche: condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, condizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.
Il concetto di base è quello di un’economia a zero rifiuti. Insomma, nella circular economy, ogni prodotto deve essere consumato e smaltito senza lasciar traccia.
Altro importante fattore è la presenza di energie rinnovabili.
L’economia circolare presuppone un modo di pensare sistemico, che non protegge solo l’ambiente ma permette anche notevoli risparmi in termine di costi di produzione e gestione. E cosa più importante, produce anche degli utili!
Perché l’economia circolare è il futuro
Gli effetti dell’economia lineare utilizzata fino ad oggi ha delle ripercussioni sull’ambiente e soprattutto sulla produzione di rifiuti. Solo nell’Unione europea ogni anno si usano quasi 15 tonnellate di materiali ad individuo. Inoltre ogni cittadino UE genera una media di 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno, di cui quasi la metà è smaltita nelle discariche.
Basandosi esclusivamente sullo sfruttamento delle risorse, questo tipo di modello non è un’opzione praticabile nel lungo termine.
Con l’economia circolare si passa quindi da un modello lineare di produzione-consumo-smaltimento che prevede una ineluttabile fine vita dei prodotti, ad un modello in cui tutto può avere una seconda e terza vita.
Circular economy in Italia
Secondo il primo rapporto nazionale 2019 sul modello dell’economia circolare realizzato dal Circulary Economy Network, l’Italia è N.1 in Europa in questo ambito.
Secondo il 59% degli italiani grazie alla green economy possono nascere nuove opportunità di lavoro per accompagnare lo sviluppo sostenibile del Paese.
Primi in Europa per l’economia circolare, quel modello dove nulla si butta o quasi e tutto si ricicla. È un primato saldamente in mano italiana e non da oggi.
L’economia green non fa bene solo all’ambiente, ma anche all’economia. Infatti, secondo un’indagine realizzata da Coldiretti nel 2019, il giro d’affari dell’economia circolare solo in Italia vale 88 miliardi di euro.