L’iperpigmentazione è una patologia non pericolosa, che al più influisce sul benessere delle persone facendole sentire brutte.
Questo disturbo può presentarsi in diverse maniere.
A delle volte sotto la forma di vere e proprie macchie sulla pelle, che variano di dimensione e di forma.
Altre volte con un cambio di colorito della cute.
La causa principale delle macchie e del cambio di colore è dovuta all’esposizione al sole.
I raggi solari di natura nociva, difatti, contribuiscono ad attivare una sovraproduzione della melanina, una proteina della cute.
Questa, a sua volta, contribuisce a formare il colore tipico dell’iperpigmentazione.
Proprio per questo motivo le macchie caratteristiche del disturbo appaiono quasi sempre sulle parti del corpo esposte: viso, braccia, mani, gambe.
Il più frequentemente tali disturbi colpiscono le donne in stato di gravidanza.
Anche le lentiggini possono essere causate da una troppa esposizione al sole.
Si tratta di un disturbo piuttosto comune per tutti coloro che soffrono di acne, mentre i principali rimedi sono quelli della medicina convenzionale: laser, la dermoabrasione e il peeling chimico.
Se si hanno delle macchie scure sulla pelle, è meglio non tardare a rivolgersi a un dermatologo di fiducia, che saprà svolgere le diagnosi e consigliare i trattamenti.
Come prevenire l’iperpigmentazione
Per prevenire l’iperpigmentazione è meglio utilizzare creme o vestiti per coprire le parti del corpo esposte al sole dai raggi UV.
In questo modo si riuscirà a minimizzare l’effetto dei raggi nocivi sulla cute, abbassando la probabilità di comparsa dell’iperpigmentazione.
Al giorno d’oggi esistono molte creme protettive che offrono diversi gradi di protezione.
Tutto ciò che serve è semplicemente non dimenticarsi di spalmare la crema prima di uscire da casa.
Le creme protettive da scegliere devono essere ad ampio spettro con un alto valore di FP.
Altresì è possibile prendere in considerazione l’idea di limitare il tempo dell’esposizioni al sole.
Alcuni rimedi contro l’aumento di macchie della pelle
Qualora le misure di prevenzione non fossero stati efficaci, si dovrebbero utilizzare le varie terapie che la scienza moderna ci mette a disposizione.
Si spazia dall’utilizzo dei peeling chimici composti da una soluzione acida da applicare sulla cute, passando per terapie a base di laser e per finire con le dermoabrasioni.
I peeling chimici contribuiscono a formare sulla cute delle particolari vesciche, che a loro volta possono essere rimosse rivelando un nuovo strato della pelle.
I trattamenti a base di laser hanno degli effetti molto simili, ma sono più precisi.
Difatti è il dermatologo a svolgere il trattamento, decidendo di base l’intensità dello stesso.
I trattamenti a base di laser vengono impiegate per colpire soltanto le zone del corpo interessate dal problema.
Qualora l’iperpigmentazione fosse più profonda, si potrebbe impostare una diversa intensità del laser.
Il lato negativo principale è dovuto al costo del trattamento con il laser: decisamente sopra il comune.
Inoltre nel campo farmaceutico esistono una serie di prodotti in grado di abbattere l’iperpigmentazione: creme, soluzioni acide e molto altro ancora non rappresentano che una minima parte dei trattamenti possibili.
Il più potente componente attivo nella lotta contro l’iperpigmentazione è l’idrochinone concentrato al 2%.
Attualmente, però, è quasi introvabile in Italia in quanto considerato troppo aggressivo.