Cosa sono le lenti a contatto
Le lenti a contatto vengono utilizzate in caso di patologie riguardanti l’occhio come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia.
Sono di forma tondeggiante e il diametro è di circa 0.7-0.8 mm (se incurvate).
Vengono applicate sulla superficie dell’occhio e hanno diverse capacità che permettono di non infastidire questa delicata area, come la bagnabilità, la conducibilità del calore, non permettono il deposito di sostanze e sono permeabili all’ossigeno.
Quest’ultima è la peculiarità fondamentale della lente, poiché la cornea ha costantemente bisogno di ossigeno.
Tipologie di lenti a contatto
A seconda del tipo di problema che si presenta, possono essere utilizzate tre tipologie diverse di lenti:
- morbide
- rigide
- rigide gas permeabili
Le morbide contengono al loro interno una quantità di acqua che va dal 36% al 75%.
Possono essere giornaliere, usa e getta, con utilizzo mensile, con ricambio ogni 6 o 12 mesi.
Le rigide sono impermeabili all’ossigeno e sono costituite da polimetilmetacrilato.
Quelle rigide permeabili ai gas, invece, sono composte come le rigide, ma si fanno attraversare dai gas, in modo da mantenere la cornea sempre nutrita.
Come fare se non riesco a mettere le lenti a contatto
Molte volte lo sporco che si accumula su di esse, può trasferirsi sulle lenti a contatto e provocare bruciore e lacrimazione eccessiva.
È consigliabile scegliere una lente da mettere sempre per prima; posizionando sempre la destra, ad esempio, si potrà evitare di confondere la lente destra con la sinistra.
Una volta aver aperto la confezione, posizionare delicatamente il dispositivo sul polpastrello dell’indice.
Prima di inserirla sulla superficie oculare, è opportuno controllare che non sia danneggiata, che non sia eccessivamente asciutta e che sia posizionata correttamente; alla vista deve sembrare una tazza, non deve essere inserita a incastro sul polpastrello.
Nel caso sia troppo asciutta, possono essere aggiunte piccole quantità di soluzione per lenti a contatto.
Alcune lenti posseggono delle piccolissime scritte incise che permettono di capire in quale occhio deve essere posizionata.
Il passo successivo è quello di utilizzare la mano libera per tenere alzata la palpebra superiore, in modo da ampliare lo spazio disponibile per l’entrata della lente.
Con un dito della mano utilizzata per tenere la lente, abbassare la palpebra inferiore.
Adesso è il momento di applicare le lenti a contatto alla superficie oculare e poggiarla sopra di essa; è utile per molti guardare in alto, in modo da non avere la sensazione che qualcosa stia arrivando sull’iride.
Una volta posizionata, le palpebre vanno lentamente lasciate e sbattute due o tre volte, in modo che la lente riesca ad adattarsi perfettamente alla superficie convessa della cornea.
È importante non sbattere violentemente le palpebre, questo potrebbe causare una fuoriuscita del dispositivo. Per l’altro occhio vanno effettuati gli stessi passaggi.