Per oli essenziali s’intende quel gruppo di composti di origine naturale che sono costituiti da una miscela di sostanze estratte dalle piante e che sono dotati di profumi caratteristici e benefici particolari.

Conosciuti fin dall’antichità, gli oli essenziali sono molto pregiati e costituiscono la base dell’aromaterapia, ovvero di quella medicina alternativa che sfrutta questi prodotti per trattare disturbi di vario genere.

Gli oli essenziali si utilizzano soprattutto per inalazione o per assorbimento, ma qualcuno afferma anche l’efficacia di un’assunzione orale. Scopriamo quali sono i principali oli essenziali, i consigli per utilizzarli e le possibili controindicazioni.

Che cosa sono gli oli essenziali

Gli oli essenziali sono quindi delle sostanze liquide che si ottengono per estrazione, partendo da un vegetale particolarmente ricco di essenze, e che generalmente appartiene al gruppo di piante aromatiche, in cui rientrano erbe e piante officinali.

Una volta estratti, si presentano come elementi oleosi, liquidi e ungenti, e risultano elementi volatili, solubili in alcol e olio ma non in acqua. In base alle caratteristiche e ai vari aromi, si possono distinguere tre gruppi di oli essenziali:

  • Nota di testa, data dai profumi che si avvertono subito ma si dissolvono velocemente. Rientrano in questa categoria le essenze fresche o fruttate che hanno una forte proprietà calmate sul sistema nervoso, e le essenze pungenti o mentolate, che invece aiutano il sistema respiratorio.
  • Nota di cuore, data dai profumi dolci e leggermente aspri che si ottengono da fiori e foglie. Mediamente volatili, hanno un grande effetto riequilibrante e vitalizzante, e sono molto utili nei momenti di forte agitazione o tristezza.
  • Nota di base, data dai profumi caldi e pesanti, con poca volatilità, e ricavati da legni, resine e spezie. Il loro beneficio è di avere un effetto tonificante e corroborante, mentre sul piano psichico regalano stabilità e forza.

Di oli essenziali se ne trovano tantissimi, ognuno con la sua proprietà specifica, ma tra quelli da tenere sempre in casa suggeriamo l’olio di lavanda, per le sue forti proprietà analgesiche, l’olio di eucalipto, ideale per le proprietà antibiotiche e da inalare per i problemi respiratori, e l’olio di gelsomino, dalle grandi proprietà calmanti a livello emotivo.

Assunzione e controindicazioni

Quando annusiamo un profumo, le nostre cellule olfattive recepiscono l’odore e lo trasformano in un impulso elettrico che raggiunge il cervello, dove si lega a una precedente impressione olfattiva, richiamando emozioni più o meno belle.

Proprio per questo l’inalazione è l’applicazione più diretta e immediata degli oli essenziali, tramite la diffusione ambientale, i bagni aromatici, i suffumigi, le saune. Poiché l’odore arriva direttamente al cervello riuscendo a far rivivere ricordi e sensazioni, l’inalazione di oli essenziali viene consigliata per riequilibrare la sfera psichica ed emozionale, come ad esempio i disturbi da ansia.  

Se si cerca un effetto più profondo, invece, che penetri nella cute ed entrino in circolo, è meglio un’applicazione per assorbimento, tramite massaggi, creme, unguenti e lozioni o più semplicemente in bagni e docce.

Infine, alcuni sostengono che determinati oli essenziali possano essere assunti per via orale, diluiti in qualche goccia di miele: poiché un olio di questo tipo è molto concentrato e ha un certo potere allergizzante, prima di procedere con questa pratica sarebbe meglio consultare il proprio medico.

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