Quando si parla di speaker a tutti noi vengono in mente gli speaker radiofonici o i cronisti delle partite di calcio. Del resto speaker è colui che parla, il verbo inglese “to speak” significa, appunto, parlare. Molti, però, non sanno che lo speakeraraggio professionale è un lavoro non solo di lunga tradizione, ma che in quest’epoca sempre più digitalizzata ha trovato un suo preciso collocamento.
Speakeraggio professionale, di cosa si tratta
Fare speakeraggio professionale significa registrare un audio che viene in seguito sovrapposto a un contenuto multimediale. Oggi questo tipo di contenuto con audio è molto utilizzato in diversi ambiti, soprattutto nel marketing e nel turismo.
Questo lo distingue da un altro lavoro professionale che si fa sempre con la voce: il doppiaggio. Nel marketing e negli altri ambiti, invece, lo speakeraggio è una voce fuori campo che illustra quanto si vede nelle immagini. Lo scopo è quello di catturare maggiormente l’attenzione di chi, per esempio, guarda un video informativo, magari la promozione di un pacchetto viaggi o un contenuto aziendale.
Ovviamente il servizio deve essere un servizio altamente professionale, con voci prive di inflessioni, quindi con un’ottima dizione, a meno che non sia richiesto un particolare accento per perseguire un determinato obiettivo, come per esempio nel caso della vendita di un prodotto locale di cui si vuole mettere in evidenza, appunto, la provenienza.
Si può, per esempio, richiedere un servizio di speakeraggio professionale offerto da SixtySeven con l’ausilio di voci italiane e internazionali, per promuovere un prodotto o un servizio, oppure per illustrarlo durante una conferenza, anche con partner internazionali.
Le diverse tipologie di speaker
Ci sono diverse tipologie di speaker. Abbiamo già citato lo speaker radiofonico, che forse il più conosciuto. Il conduttore di un programma radiofonico, generalmente, parla in diretta. Dal punto di vista tecnico ha un’ottima dizione, linguaggio fluido e un timbro di voce accattivante, che trasmetta emozioni a chi lo ascolta. Con la voce deve intrattenere e far immaginare tutto ciò che racconta agli ascoltatori.
Un’altra tipologia di speaker è quello pubblicitario, ovvero, la voce fuori campo che narra o illustra quanto accade nello spot. Magari qualcuno ricorderà le vecchie pubblicità del Mulino Bianco dove c’era il piccolo mugnaio bianco che preparava le merendine alla bella Clementina, ecco, prima dell’episodio, la voce fuori campo anticipava quanto stava accadendo e poi chiudeva il finale dello spot.
Voice over
Questo tipo di speakeraggio è quello più utilizzato dalle aziende. La finalità è quella non solo di trasmettere un messaggio, magari in diverse lingue, ma anche di suscitare delle emozioni. Il professionista deve avere particolari abilità non solo tecniche, ma anche di interpretazione e deve saper entrare perfettamente nel messaggio che l’azienda vuole trasmettere facendosi, appunto, interprete della sua mission.
Se il messaggio viene trasmesso nel modo corretto, l’obiettivo viene raggiunto con più facilità. Ci sono degli studi che dimostrano come una voce narrante attraente e piacevole riesca a mantenere desta l’attenzione del 40% in più rispetto al totale. Insomma, si fa presto a capire quanto sia importante utilizzare le voci dei professionisti.
Ovviamente occorre anche un’ottima strumentazione, ci sono diversi software e apparecchiature, nonché eccellenti microfoni, computer, filtri, che servono proprio per lo speakeraggio professionale.
Spesso non si fa caso a quanto lavoro ci sia dietro a qualche minuto di registrazione. Anche lo spot più breve, infatti, richiede tantissimo lavoro e l’impiego di diversi professionisti, dagli speaker, ai fonici, agli informatici. Insomma, non si tratta di un lavoro che si può improvvisare, occorrono anni di studio ed esperienza per prepararsi e per coordinare una squadra di professionisti esperti in grado di rispondere a tutte le esigenze di questo segmento di mercato.