lampadine-led

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Sono passati pochi anni da quando sugli scaffali dei negozi di elettronica, e negli e-commerce dedicati all’illuminazione, comparvero le prime lampadine con tecnologia LED.

Ciò che all’inizio sembrava un’assoluta novità, oggi rappresenta la soluzione più adottata per l’illuminazione domestica, pubblica oltre che nel settore automotive.

In questo articolo vedremo come funziona un diodo LED, per quali motivi si è così diffuso nel giro di pochissimi anni, senza trascurare le tecnologie emergenti.

Come funziona una luce LED

Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza e ad altre tipologie di illuminazione diffuse fino a qualche anno fa, la tecnologia LED ha segnato un vero e proprio spartiacque in questo settore.

Il principio di funzionamento di queste luci si basa sulla capacità che ha un diodo di emettere delle onde luminose, al passaggio di una corrente elettrica. Senza entrare troppo nel tecnico, si tratta di un componente elettronico a base di silicio e con una giunzione detta P-N, la quale rappresenta il cuore del diodo stesso ed è in grado di emettere luce quando viene sottoposta a una tensione elettrica.

A differenze delle altre illuminazioni preesistenti, le luci a LED sono alimentate da una bassa tensione e, a parità di energia consumata, emettono molta più luce. Queste due caratteristiche garantiscono un notevole risparmio di energia elettrica e una durata di moltissimi anni.

Dove vengono utilizzate le luci LED

I primi luoghi in cui le lampadine LED hanno fatto la loro comparsa sono stati proprio gli ambienti domestici, i giardini e in genere gli spazi esterni dove era necessario garantire l’illuminazione notturna. Ad essere sinceri, coloro che hanno per primi sperimentato questa nuova tecnologia hanno dovuto pagare molti euro per una singola lampadina. Uno notevole investimento economico iniziale, notevolmente compensato dal risparmio di energia elettrica rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza.

Soltanto in un secondo momento, con la crescente diffusione sul mercato, i prezzi delle luci a LED sono notevolmente scesi, fino a divenire accessibili al largo pubblico.

Un altro settore in cui i LED letteralmente spopolano è quello dell’automotive. Oggi sempre più case automobilistiche sfornano vetture già provviste di illuminazione a LED; al contrario, chi ha dei modelli di auto datati sostituisce le vecchie lampadine con altre più performanti a LED.

Infine, sempre più luci a LED illuminano le strade pubbliche e i viali delle città. Le amministrazioni comunali hanno ormai compreso che questa tecnologia permette loro di avere un minor consumo energetico.

Oggi le luci LED si possono scegliere anche in funzione della tipologia di luce emessa: calda, fredda, neutra, senza dimenticare le lampadine e le strisce LED multicolore.

Dal LED al LEC: il futuro dell’illuminazione

Quasi non ci siamo ancora abituati alla diffusione di massa delle lampade LED, con le conseguenti bollette della luce più leggere, che il mondo dell’illuminazione guarda già avanti. Oggi sempre più aziende produttrici investono nella nuova tecnologia del LEC.

Questo innovativo sistema di concepire l’illuminazione artificiale è frutto di intensi studi che hanno consentito ai suoi scopritori di vincere il premio Nobel per la Fisica nel 2014.

La tecnologia LEC, acronimo che sta per Light Emitting Ceramic, basa il suo funzionamento proprio su delle celle elettrochimiche. Rispetto ai LED, queste lampade sono in grado di fornire una maggiore quantità di luce e ridurre ancora di più il consumo di energia elettrica.

Il loro utilizzo per ora è limitato al settore agricolo: in particolare, le illuminazioni LEC vengono impiegate nelle serre, anche in virtù della loro luce molto simile a quella solare.

Ma c’è da immaginare che nel giro di pochissimi anni la tecnologia LEC, detta anche CHM, sarà sfruttata per l’illuminazione pubblica e la segnaletica stradale, oltre che in ambito domestico.

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